Partirà ad ottobre il progetto promosso dalla Regione Veneto con la DGR. 718.
Brain exchange e creazione di una community i due assi portanti.
Uno sguardo d’insieme
L’Istituto Universitario Salesiano di Venezia, crocevia di incontro di giovani studenti e docenti, si presenta come HUB naturale di collegamento di comunità interessate ai temi della psicologia, della scienza dell’educazione e delle scienze e tecniche della comunicazione a partire dalle attività istituzionali dei suoi Dipartimenti.
Le attività dei Dipartimenti non si limitano tuttavia soltanto a quanto previsto dai curricula degli studi tradizionali ma, grazie all’intensa vitalità legata ai corsi di alta formazione, eventi, partecipazione a progetti di ricerca inter e trans disciplinari e collegamenti con altre realtà italiane ed internazionali, generano una ricchezza di contenuti tali da attrarre continuamente nuove persone, invitandole alla collaborazione.
Recentemente in più le stesse comunità hanno potuto incrociare la richiesta da parte di stakeholder internazionali di declinare il proprio lavoro alla luce del tema trasversale della “sostenibilità”, intesa come equilibrio economico, inclusione sociale e salvaguardia ambientale insieme, alla luce dei forti inviti in tal senso dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo sostenibile da una parte e dell’enciclica di papa Francesco “Laudato Sii “dall’altra.
Si evidenzia anche l’esperienza di ISRE che nell’ultimo anno ha promosso e avviato progetti inerenti la diffusione di una cultura di innovazione sociale, con riferimento ad ambiti diversi: uno legato all’individuazione per aziende profit di nuovi modelli di business sostenibili, e valutabili, un secondo inerente la promozione anche in ambito non profit di pratiche concrete di economia collaborativa, con una particolare attenzione ai beni relazionali.
Queste tematiche che mettono al centro la valorizzazione dell’ambiente e delle persone sia in ambito economico che sociale, stanno trovando in ISRE anche un’ulteriore declinazione, attraverso la partecipazione al progetto “IO POSSO” promosso dalla CEI, che mira alla diffusione della cultura di innovazione sociale nei ragazzi della scuola primaria di secondo grado e secondaria di primo grado attraverso metodologie didattiche innovative e contenuti specifici.
Ecco che ISRE si pone quindi come naturale incubatore di processi di community building valorizzando anche la nuova costruzione dello IUSVE CUBE, le cui porte saranno aperte per incontri con persone e organizzazioni interne ed esterne.
INN Veneto
Cervelli che rientrano per il Veneto del futuro
DGR nr. 718 del 21 Maggio 2018
La Regione ha presentato la DGR 718 Inn Veneto, che pone al centro dell’attenzione due fenomeni frutto delle trasformazioni in atto nell’ultimo decennio. Da una parte il forte interesse per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo, e dall’altra l’esigenza di favorire il rientro in Veneto dei cervelli in fuga.
La Direttiva intende raggiungere i seguenti obiettivi generali:
− sviluppare progetti di innovazione sociale e culturale che possano contribuire alla creazione di nuova occupazione e alla crescita dell’intero sistema socio-economico veneto;
− realizzare interventi capaci di attrarre sul territorio regionale “cervelli” ed eccellenze “di ritorno”;
− favorire la nascita di poli di attrazione permanenti, aumentando le occasioni di scambio, confronto e attrazione non solo tra ricercatori e dottori di ricerca, ma anche tra diversi soggetti in possesso di elevate competenze, che possano generare ricadute sull’intera collettività.
COM3 – Community al CUBO
L’obiettivo che ci prefissiamo è quello di creare e animare una Community , che sviluppi contenuti e servizi da proporre ai gruppi target interessati, ma che allo stesso tempo si metta a loro servizio per renderli protagonisti nell’attivare idee e iniziative, attraverso processi di confronto, partecipazione e contaminazione con eccellenze e cervelli che operano in contesti stranieri.
A questo proposito diventa necessario codificare il termine “innovazione sociale”, cercando anche di delimitarne il perimetro anche per evitare di essere troppo generici. E nello specifico andiamo a definirla come insieme di azioni che oltre a valorizzare l’ambiente e le persone, volgono uno sguardo particolare anche alla fasce deboli della società.
Inoltre individuiamo anche i destinatari, che nello specifico saranno i protagonisti della community, e che per noi andranno al di là degli stessi specifici obiettivi progettuali:
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giovani studenti o disoccupati;
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lavoratori;
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Imprenditori;
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Strat up di impresa;
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Cittadini interessati ad essere protagonisti della rete,
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Docenti, educatori, esperti, interessati a sviluppare metodologie e contenuti in ambito Education
LA COMMUNITY
Evidenziamo pertanto quattro filiere verticali che potranno essere sviluppate, anche contaminandosi tra loro e che dovranno trovare all’interno della Community una modalità di comunicazione all’esterno. In particolare:
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Lo sviluppo di una cultura di riconoscimento del valore dell’ambiente e delle persone in ogni scelta personale, sociale ed economica.
- Il tema del buon lavoro, come il buon lavoro incide nella qualità della vita e nella sua sostenibilità sociale
- I beni relazionali come strumento di scelta concreta anche in una prospettiva di economia collaborativa
- La promozione dell’innovazione sociale anche nei ragazzi attraverso lo sviluppo di un’area specifica di Education.
Lo sviluppo di queste filiere attraverso esperienze, articoli, azioni, progetti, filmati, laboratori darà vita ad una vera CONTENT FARM, che si avvarrà nello specifico di:
– luoghi fisici, anche non esclusivi, ma attrattivi di promozione e coordinamento all’interno di Iusve Cube;
– luoghi virtuali (piattaforma di innovazione);
– una rete policentrica collocata nel territorio regionale di realtà che si riferiscono alla Community;
Questi luoghi, fondamentali per la realizzazione del progetto, non saranno solo spazi di servizio, ma spazi che dovranno innescare il protagonismo dei giovani, sviluppando una grande capacità attrattiva.
Luoghi fisici
Il Piano terra dello IUSVE Cube prevede la presenza degli uffici di ISRE, ma anche di altri luoghi che potrebbero essere riferimento per il coordinamento e l’attivazione delle Community. In particolare il piccolo ufficio dei server potrebbe diventare il luogo fisico per la promozione delle attività di coordinamento e di animazione, utilizzando invece in maniera non esclusiva la sala riunioni ed eventualmente quando libere anche gli altri spazi sottostanti le vetrate.
Luoghi virtuali
Nei prossimi mesi all’interno di IUSVE CUBE, un team traguarderà la realizzazione di uno strumento informatico su piattaforma web di mappatura delle relazioni tra membri della comunità tematiche e territoriali con l’obiettivo di mettere in evidenza i “fatti emergenti” (in letteratura si tratta di una delle caratteristiche dei cosiddetti “beni relazionali”) dalla collaborazione nella prospettiva di generare ulteriori e nuovi spunti di lavoro comune.
Lo strumento potrà mappare le collaborazioni a livello tematico e/o territoriale. I suoi report costituiranno uno dei temi attorno al quale mappare i movimenti delle comunità di riferimento.
Rete policentrica
Prevedendo il progetto come destinatari lavoratori occupati, imprenditori e start up, è chiaro che diventa necessario mettere in rete anche una serie di soggetti e realtà che offrano la possibilità di intercettare questi target. Partner di progetto saranno Incubatori e acceleratori di impresa, Fab Lab, imprese e laboratori di digitalizzazione.
La community dovrà pertanto animare una rete regionale dove verranno intercettate idee innovative di collaborazione, progettazione e di impresa, e si caratterizzerà oltre che sui temi per una connotazione valoriale molto accentuata.
Alla costruzione della rete di progetto, oltre a ISre e IUSVE, hanno contribuito partner importanti con cui da tempo condividiamo esperienze e suggestioni: Cisl Veneto e Fondazione Corazzin, Venice International University, Università di Ca’ Foscari, Anapia, I Comuni di Venezia e Jesolo, Conform, Disma, Intesa San Paolo formazione, Poster.
Individuiamo alcune linee trasversali di sviluppo attraverso alcune parole chiave:
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ETIC DESIGN: la community dovrà promuovere un impianto valoriale che vada oltre l’ambito di innovazione sociale precedentemente definito, ma tenga conto in tutti gli aspetti di azione e lavoro dell’importanza delle scelte personali e del loro impatto nella società.
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NO EXIT: la community dovrà promuovere esperienze che anche in forme diverse, e in percorsi di crescita differenti, debbano essere in grado di resistere nel tempo, provando a ribaltare il concetto di precarietà, spontaneismo e improvvisazione.
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SOSTENIBILITA’: la community dovrà prevedere delle modalità di sostenibilità che vadano oltre le attività e i tempi del finanziamento regionale. Da questo punto di vista andranno sviluppati i rapporti con aziende/sponsor, Fondazioni e Istituti Bancari, e/o promuovendo anche lo sviluppo di particolari e ultra qualificati servizi e prodotti a pagamento.
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BRAIN EXCHANGE: la community, non solo per l’esigenza progettuale richiesta da Inn Veneto, dovrà essere luogo di confronto e attrazione con esperienze estere di grande interesse, promuovendo la contaminazione, gli scambi, e le possibilità e le occasioni di sviluppare idee innovative, non solo di business, nel nostro territorio. Quest’attività sarà finanziata dal progetto regionale attraverso borse di rientro di due mesi ciascuna. Il numero di queste borse è in fase di definizione.
Inoltre la community dovrà essere riferimento per tutti e nello specifico progettuale per le start up di impresa su tre aspetti fondamentali che richiederanno competenze per:
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Supporto sugli aspetti gestionali
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Supporto sugli aspetti finanziari
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Supporto alla comunicazione e commercializzazione delle idee innovative
Obiettivo del progetto sarà quello di animare una Community che sia catalizzatore e punto di attrazione di eccellenze estere che valorizzino le esperienze innovative venete e ne siano stimolo per uno sviluppo concreto. Tutto questo dovrà impattare nel territorio, aumentandone il valore sia delle persone che dell’ambiente.
La community sarà quindi animata attraverso una serie di esperienze, incontri, collaborazioni e contaminazioni che trasversalmente agli ambiti economici e produttivi, avranno l’obiettivo di creare e promuovere cultura di innovazione sociale:
3 borse di animazione territoriale
6 interventi formativi rivolti ad affrontare le seguenti tematiche:
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Valori e prospettive delle innovazione sociale
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Il business plan e il digital design per lo sviluppo delle imprese sostenibili e inclusive
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Content marketing per le imprese e le start up innovative
6 laboratori dedicati a:
– sostenibilità integrata e innovazione sociale
– avviare una start up, tra normative, metodologie e falsi miti
– il valore del branding e del marketing per le start up innovative
– applicazioni per l’ageability, incontro tra generazioni
– finanziare le strat: dalla paghetta al crowd founding e alle banche
– start upper è buon lavoro?
Le attività di animazione territoriale verranno promosse attraverso:
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Kick off meeting in cui tutti i partner di progetto concorreranno a presentare e promuovere la Community
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4 eventi moltiplicatori promossi sul territorio regionale dai partner di progetto he metteranno in evidenza i risultati della community tra i quali: un matching day per scoprire idee di impresa innovativa sociale e un investor day per business Angel e venture capitalist che conoscono idee nate da hackathon.
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l’animazione di una Content farm, su piattaforma web dedicata, che sarà luogo di sviluppo delle idee e di comunicazione delle migliori iniziative di innovazione del territorio.
Inoltre la community dovrà essere riferimento per tutti e nello specifico progettuale per le start up di impresa su tre aspetti fondamentali che richiederanno competenze specialistiche che andranno anche al di là degli interventi specifici previsti con i “Business angel”, per garantire:
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Supporto sugli aspetti gestionali
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Supporto sugli aspetti finanziari
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Supporto alla comunicazione e commercializzazione delle idee innovative
Aree tematiche legate all’innovazione d’impresa:
A partire da questo il progetto punterà a creare incontro di competenze e valorizzare il territorio con esperienze di rilievo provenienti dall’estero, individuando quattro specifiche aree tematiche.
- Marketing e applicazioni digitali nel turismo
- Marketing e applicazioni digitali nella sanità
- Mobilità sostenibile e green economy
- IOT e tecnologie di prossimità nella manifattura additiva
Per ciascuna area saranno dedicati:
- una borsa di rientro
- un Hackathon
- un intervento di consulenza specialistica
Queste attività verranno realizzate attraverso il coinvolgimento di fab-lab, coworking e incubatori di impresa